15/02/11

Hayao Miyazaki

"Le storie di Miyazaki si dipanano lentamente fra realtà dell'immagine e metafore, offrendo fenomenali panoramiche sui paesaggi. I suoi personaggi sono rubati al sogno e la fantasia, che ben si sposa con le musiche del grande autore Joe Hirashi, si sbizzarrisce raggiungendo vette di qualità intoccabili per un film d'animazione. Attuale, lontano dalle facili ideologie, antimilitarista, raffinato, melodrammatico e sentimentale, grande intrattenitore di tutti, sociale, anche noi occidentali abbiamo avuto il privilegio di conoscerlo, di celebrarlo, di applaudirlo e di dedicargli tributi, collocando fra le più grandi personalità dell'animazione del pianeta. Segno di gratitudine per un personaggio che ha la consapevolezza di essere uno dei registi più amati del globo, con attorno e addosso una tale onda di affetto e riconoscenza che a pochi è stata concessa di ricevere.

14/02/11

"Light Yagami è un geniale quanto cinico liceale diciassettenne. La vita lo tedia e il mondo, con la sua ingiustizia, lo disgusta profondamente. Ryuk è un dio della morte, che come tutti i suoi “colleghi” conduce da tempo immemorabile un’esistenza vuota e minata dalla noia. In cerca di distrazioni, Ryuk decide di abbandonare nel mondo degli uomini il suo Quaderno Della Morte, all’apparenza un semplice block notes, ma dotato di un tremendo potere, perché scrivere il nome di una persona sul Quaderno significa decretarne la morte. Dopo aver per caso trovato il Quaderno Della Morte, e averne compreso le potenzialità, Light decide di servirsene per cambiare il mondo, mentre Ryuk lo osserva divertito."

fonte: Panini Comics 

Così comincia la storia di un umano che crede di essere un dio e di uno shinigami che vuole vedere come ragionano gli uomini. Oltre al manga scritto da Tsugumi Ohba e Takeshi Obata esiste anche la versione animata che, seppur con qualche eccezione, soprattutto nel finale, è fedele alla storia originale.
Sia il manga che l'anime sono di altissimo livello, sia per la trama che per la realizzazione grafica.

10/02/11

Haitiani rimpatriati

In questi giorni la polizia ha fatto irruzione nel quartiere haitiano (cambiando la visualizzazione da "satellite" a "mappa" noterete che Google non ha neanche tracciato le strade in quella zona) e ha caricato decine (si parlava di una trentina) di pullman di haitiani irregolari e li ha rimandati al confine.
La situazione è molto grave, infatti la gente vive in quel quartiere in condizioni inumane e oltre al rischio criminalità aumentano anche le possibilità di un focolaio epidemico. Certo che la soluzione scelta dalle autorità per arginare la cosa ha davvero dell'incredibile. Si sono effettuati veri e propri rastrellamenti notturni dove la gente era costretta a lasciare quel poco o nulla che aveva e salire sugli autobus con i soli vestiti che aveva indosso. Noi abbiamo due ragazzi haitiani che lavorano per la palestra e si sono vissuti dei giorni di apprensione, nella speranza di rivederli ancora il giorno seguente. Per fortuna per loro è andato tutto bene.
Inoltre c'è anche da dire che questa povera gente rimpatriata andrà ad rinfoltire le fila dei disgraziati che muoiono di colera al confine haitiano.